Blog

Denali, La Grande

lunedì 10 Settembre 2012

Denali N.P.

8 settembre 2012.
Vi sono solo due stagioni in Alaska: l’inverno e la stagione della manutenzione stradale. Con questa battuta l’autista dello shuttle-bus verde, su cui per il terzo giorno percorriamo la via sterrata che si insinua tra le vallate di uno dei più grandi parchi nazionali degli USA, nonché guida conoscitrice di flora e fauna locali, cerca di sdrammatizzare la presenza dei numerosi cantieri aperti che rallentano ancor più il lungo tragitto. Undici ore occorrono per giungere fino alla stazione più remota, il Wonder Lake, e far ritorno. Durante i primi due giorni di visita al parco, con lo sguardo vigile oltre i finestrini dei vetusti veicoli che da decenni arrancano sui fianchi di queste montagne, anche a causa del tempo poco clemente rare sono state le soddisfazioni. Colori spenti, nebbie, pochi animali fotogenici. Questa mattina invece il sole spendeva sulle vette innevate che sovrastano il nostro campo e, malgrado la temperatura fosse scesa a zero gradi centigradi, la speranza di una giornata diversa era ben motivata. Destino vuole che la partenza del terzo tragitto, gratuito per che ne ha affrontati già due, era fissata solo a fine mattinata. Cosicché mentre passavano le ore, le nuvole tornavano ad addensarsi all’orizzonte proprio sulla nostra meta: La Grande! Denali, ovvero La Grande, è il nome che i nativi diedero al Mount Mc Kinley. 6096 metri di roccia che, essendo visibile dai 600 metri del fondovalle, risulta la più imponente al mondo. Ma quella che poteva trasformarsi nell’ennesima delusione si è rivelata invece una delle più emozionanti giornate di questo viaggio. Nel giro di pochi minuti il cielo si è manifestato in tutte le sue espressioni: pioggia, raggi di sole, tempesta fine e bufere di neve. Neppure la nostra guida aveva mai vissuto una giornata simile al Denali. Non saremo stati fortunati come altri turisti che, godendo di una rara giornata di sole, hanno potuto ammirare la vetta della montagna, ma ciò che abbiamo visto noi non è ripetibile…

Arrivederci Denali, Andrew.

I commenti sono chiusi.