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La porta del West

mercoledì 23 Giugno 2010

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DeSoto National Wildlife Refuge, Iowa

La porta del West: questa è la frase che sta scritta all’entrata della località di Kadoka a est delle Badlands, South Dakota.
Mi chiedevo perché avessero scelto di collocare quell’insegna proprio lassù. Certo si trova ai piedi delle Montagne Rocciose che dividono il continente nordamericano in due, ma è solo quella la ragione?
Da tre giorni ormai viaggio in direzione est ed il paesaggio è drasticamente cambiato. Ma non sono le montagne, i deserti o i canyon a fare la differenza; è proprio la cultura. E con essa cambia la gestione del territorio, le città. Mentre il west è più romantico, con le mandrie di bovini e cavalli disseminate su pascoli che si perdono all’orizzonte e si percepisce la dura vita dei cowboy, all’est lo stile è più europeo. I pascoli sono sostituiti da campi di frumento lavorati con mezzi meccanici e le mandrie sono raccolte attorno a grandi mangiatoie, costrette a sostare nel fango tutto il giorno.
Ma la natura ogni tanto ci manda un avvertimento: non so se è giunta notizia anche in Europa, ma il maltempo ha messo a dura prova proprio le regioni che sto attraversando. Il telegiornale trasmette incessantemente l’allarme tempesta e la lista delle strade interrotte: io stesso ho dovuto cambiare due volte percorso per giungere fin qui. Molti agricoltori si lamentano per aver perso completamente il raccolto mentre io ricordo il documentario visto la scorsa settimana in cui un anziano cowboy del Wyoming tratteneva a stento le lacrime al pensiero che quella notte avrebbe perso molti vitelli a causa di una tempesta di neve. “Ma è la vita”, diceva al figlio, “muoiono gli uomini e muoiono anche gli animali”…
Mi rendo conto che il viaggio è giunto ad una svolta o meglio, inizio un nuovo viaggio, dallo spirito diverso.
Così ho deciso di fermarmi in questa località un tempo percorsa dalle carovane che dirigevano alla conquista del west.
Per un paio di giorni niente più foto nel mio sito, niente più blog.
Cercherò fare un salto indietro nel tempo, nella torrida estate del 1965, per rivivere una storia dal sapore romantico che tutti conoscete. Vedremo cosa sortirà dalla macchina fotografica.
Dove sono? Ho lasciato un indizio nel mio sito, l’ultima foto pubblicata…

Arrivederci…. Andrew.

3 commenti a 'La porta del West'

  1. Anna scrive:

    Che romanticone………
    mi viene il magone solo a pensarci a quella storia.
    A volte la vita porta a prendere delle decisioni molto difficili, ma solo chi conosce la sofferenza può gioire della felicità…
    Vedi di non fare la stessa fine, hihihihi
    Un’abbraccio
    Anna

  2. Ale scrive:

    Ehi ma che sorpresa, un Andrew dal cuore tenero!
    Un po’ ti invidio… dev’essere romantico il posto dove ti trovi ora… almeno da quello che si può percepire da alcune immagini che ho visto in internet!
    Viviti questo momento e… chissà che cupido non passi un’altra volta dal ponte 😉 eh eh
    Buona continuazione suisse ranger e che la storia dal sapore romantico ti possa far scattare tante bellissime ed emozionanti foto. In bocca al lupo!
    un bacione,
    Ale
    P.S. bella “ciglie lunghe”…

  3. Chiara scrive:

    Hi romantic photografer!
    Ci ho messo un po’ ad arrivarci, ma ad un tratto di si è accesa una lampadina: LA CONTEA DI MADISON con i suoi ponti, giusto? Dev’essere bellissimo e non vedo l’ora di ammirare i tuoi scatti. Buon lavoro!! Ciao, Chiara